venerdì 25 febbraio 2011

Carràmba che Scherzi a Parte!

Giuseppe escogita uno show
che merita un Telegatto ad memoriam
Giuseppe è decisamente un tizio che sa vedere oltre. Non solo perché predice il futuro interpretando i sogni, ma anche perché, duemila anni e passa prima dell'era catodica, si dimostra uno straordinario autore di format televisivi ante litteram: riesce infatti a creare uno show che sintetizza alla perfezione due tra i programmi di maggior successo nazional-popolare negli ultimi 20 anni di tv italiana, Carràmba che Sorpresa! condotto dalla Carrà (8 edizioni tra il 1995 e il 2008) e Scherzi a Parte di Fatima Ruffini (11 edizioni tra il 1992 e il 2009).
Carràmba che Scherzi a Parte!, ideato, scritto, interpretato e diretto da Giuseppe con l'inconsapevole partecipazione dei suoi fratelli (special guest star l'anziano babbo Giacobbe), va in onda tra i capitoli 42 e 46 della Genesi. Siamo nei sette anni di carestia che interessano tutto il Medioriente. Grazie alle indicazioni di Giuseppe (vedi post precedente), però, in Egitto si sono accumulate derrate in quantità industriale nei sette anni di abbondanza precedenti, quindi adesso tutti vanno dal faraone a comprare grano. Ci vanno anche 10 tra gli 11 fratelli di Giuseppe, figli di Giacobbe, che però tiene con sé a Canaan il giovane Beniamino: è l'unico figlio nato dall'amata moglie Rachele che può ancora  abbracciare, visto che Giuseppe era stato venduto dai fratelli molti anni prima, dicendo al padre che era stato sbranato dalle belve (vedi qui). Arrivati in Egitto, i fratelli non possono riconoscere Giuseppe, che ora ha 30 anni ed è il potente viceré. Lui invece capisce benissimo chi sono, e scatta lo scherzo - prima di proseguire la lettura, si consiglia di premere Play sul filmato per migliorare l'effetto.
Fingendo di non sapere chi sono, Giuseppe li accusa di essere spie e li sbatte in prigione per tre giorni. Poi propone loro un patto: potranno tornare dalle loro famiglie con il grano per sfamarle; tuttavia, a prova della loro onestà, lasceranno lì come ostaggio uno di loro (Simeone), e torneranno nuovamente in Egitto anche con quello che è rimasto a casa (Beniamino). Ai fratelli non resta che accettare, ma quando tornano da Giacobbe scoprono che dentro i sacchi con il grano qualcuno - ma chi sarà stato?!? - ha infilato anche il denaro con cui lo avrebbero dovuto pagare: "Poveri noi, il viceré penserà che lo abbiamo pure derubato!" - grande disperazione loro, risatissime del pubblico.
Superate le resistenze di Giacobbe, dato che la carestia continua, dopo un po' corrono il rischio di tornare in Egitto, stavolta portando anche Beniamino. Con loro grande sorpresa, nessuno li accusa per quella storia del denaro nei sacchi, anzi vengono invitati a pranzo dal potente viceré. E qui, per la prima volta, lo Scherzo lascia il posto alla Carrambàta (dal dizionario Devoto-Oli, 2008 -sic!!!-: "incontro inatteso con una o più persone con le quali si erano persi i contatti"), con Giuseppe che si commuove e deve andare a piangere di nascosto quando finalmente rivede Beniamino, il suo unico fratellino di sangue.
Ma lo Scherzo continua. Superato e dissimulato il magone, il viceré porta a termine la cena in allegria come se nulla fosse. Il giorno dopo, fa ripartire i fratelli con i sacchi pieni di grano. Ancora una volta, però, fa infilare al loro interno il denaro; in più, nel sacco di Beniamino, fa nascondere dai suoi servi una preziosa coppa d'argento. Quando sono partiti da un po', Giuseppe li fa inseguire dalle guardie, che intimano loro di vuotare i sacchi. Il viceré allora gioca il jolly: "E se per caso qualcuno si è preso la mia bellissima coppa, rimarrà schiavo con me". A sacchi aperti, i fratelli sgomenti non possono che stracciarsi le vesti disperati, convinti di essere stati puniti da Dio. Giuda, a questo punto, si riscatta: proprio lui, che anni prima aveva concordato il prezzo per la vendita di Giuseppe, adesso lo prega di prendere lui come schiavo al posto di Beniamino, perché altrimenti il vecchio Giacobbe morirebbe di dolore.
E' venuto il momento di svelare le telecamere nascoste: Giuseppe rivela ai fratelli la propria identità, tra pianti e abbracci di gruppo in perfetto stile Carràmba - anche in questo caso, consiglio di far partire il filmato prima di concludere la lettura, ovviamente avendo l'accortezza di fermare prima l'insopportabile musichetta di Scherzi a Parte...

Una lacrima dopo l'altra, lo show tocca il suo apice quando Giuseppe fa trasferire da lui in Egitto tutti i fratelli con le rispettive famiglie (in tutto 70 persone). La Sorpresa delle Sorprese merita di essere annunciata dalla Carrà in persona, forse alle prese con il più straordinario degli oltre 250 ricongiungimenti familiari (veri o presunti) che ha presentato: "E da Canaan, anche il vecchio babbo Giacobbe... è quiiiiii!".
La battuta del genitore 130enne, quando finalmente riabbraccia il figlio così a lungo rimpianto, è da Antologia della tv del pianto: "Ti ho riveduto e so che sei vivo. Ora posso anche morire".
Una confezione formato famiglia di fazzoletti Scottex per noi, un Telegatto ad memoriam strameritato per Giuseppe e il suo Carramba che Scherzi a Parte!.

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